guarda guarda cosa c'è in questo articolo....moooolto interessante....
l Cane” num. 6, 1991.
“Il levriero Polacco – successo o sconfitta? ”
di Grazyna Pindera
Quando negli anni settanta la cinofilia mondiale era impegnata nella salvaguardia di alcune razze primitive di levrieri, i levrieri Polacchi non erano riconosciuti dallo ZKWP (organo cinofilo Polacco ). Soltanto pochi appassionati allevavano i Chart Polski al di fuori dello ZKWP, che in fine ha portato al riconoscimento di questa razza in patria. Nel 1981 lo ZKWP ha deciso di iniziare il Libro Origini per questi cani aprendo KW – il libro preliminare origini. Si è deciso che l’ allevamento si poteva incominciare soltanto dai levrieri dei bracconieri della zona di Kielce , ipotetici discendenti di cani allevati nei poderi del conte Niemojewski. Nel maggio del 91 sono passati 10 anni dalla iscrizione del primo levriero polacco nel KW.
Il successo degli appassionati , tra quali l’ avvocato Lubomir Smyczynski e il dott. hab. Maciej Mroczkowski che con le sue azioni ha permesso di iniziare l’allevamento, è stato il riconoscimento della razza da parte dello ZKWP. Un altro successo dei primi allevatori del levriero Polacco: Stanislaw Czerniakowski, Halina Jenczyk-Tolloczko, Bogna Wlodawiec e in fine Malgorzata Szmurlo alla quale lo ZKWP ha affidato il compito di curare la documentazione e l’ allevamento, è stata l’apertura del KW.
La decisione dello ZKWP è stata accolta con entusiasmo e l’ allevamento ha avuto l’inizio con quattro cucciolate nella sola seconda metà dell’ anno. Tra l’ondata di ottimismo non è stato notato che il riconoscimento ufficiale della razza ha avuto sapore della sconfitta. Si doveva nascondere la provenienza dei primi levrieri Polacchi usati nella ricostruzione della razza e quindi scordarsi dei “chortaja borzaja” allevati su fiume Don. La situazione della Polonia dopo il dicembre 1981 non aiutava ad allacciare contatti con gli allevatori dall’ Ucraina. Hanno cancellato dalla storia dell’allevamento dei levrieri Polacchi quindi tutto ciò che era successo prima del ’81 (il riempimento di queste pagine bianche va oltre questo articolo).
Vorrei ricordare soltanto una cosa perchè questo tema tabù va prima o poi toccato, cioè che tutta la popolazione odierna di levrieri Polacchi proviene dai “chortaja borzaja” . Esistono prove convincenti che proprio così chiamavano i levrieri Polacchi in Ucraina, dove una piccola parte di loro è sopravissuta all’ ultimo secolo. La ripresa di questo tema al forum internazionale di FCI è necessaria perchè la decisione del giugno 1988 sulla registrazione di prova della razza levriero Polacco non è stata accolta bene. Nell’articolo del svizzero bimensile sui levrieri “ Der Windhundfreund”è scritto che l’unica informazione conosciuta nell’ occidente è la conferma dell’ Ente cinofilo Polacco che il levriero Polacco è una razza estinta. L’informazione è stata pubblicata nel 1979 da Ruediger Daub nella sua monografia sui levrieri“Windhunde der Welt”, conosciuta in tutto mondo. Stupore è stato espresso quando dieci anni dopo, lo standard di questa razza “estinta” è stato immesso nel registro delle razze riconosciute da FCI. Disturbata dall’articolo pubblicato in Svizzera ho spedito alla redazione alcune fotografie di levrieri Polacchi, pensando che sarebbero state delle ottime prove della loro esistenza. Dopo poco tempo sono stata piacevolmente sorpresa quando ho visto sulla loro copertina la femmina di levriero Polacco Tradycja Lauda z Wielgowa, da me fotografata . Proprio lei , alcuni mesi più tardi , ha rappresentato la razza alla Expo Mondiale di Dortmund. Ha ottenuto anche successi in patria: nel settembre ’91 è stata scelta come il più bel cane dell’ Expo del Club del Levriero.
trad. Ewa Troc